Ad oggi vedo sempre più spesso bambini che cercano e richiedono l’utilizzo dei tablet e-o cellulari e che riescono ad apprenderne il meccanismo in modo molto rapido.
Ma ogni cosa ha il suo tempo, quindi anche per gli strumenti tecnologici digitali vige questa regola.
Un’ età particolarmente vulnerabile a questi strumenti digitali è dai 0 ai 3 anni dove in teoria andrebbero completamente vietati i videoschermi in quanto, seppur allettanti perché calmano il nostro bambino, limitano l’esperienza senso e psicomotoria che sono tappa fondamentale dello sviluppo neuropsicomotorio.
Ogni bambino ha necessità di sviluppare tutte queste funzioni interagendo con l’ambiente circostante tramite attività ludiche di movimento e di gioco simbolico, dove verranno stimolate le esperienze sensoriali e integrati tutti i sensi.
E’ solamente con le attività che passano attraverso il corpo del bambino che potrà esserci apprendimento nei primi tre anni di vita e quindi favorire lo sviluppo cognitivo e migliorare l’attenzione che sarà successivamente alla base del carattere e del comportamento.
Numerose ricerche pongono l’accento proprio su questo e hanno dimostrato che basta avere anche un solo dispositivo televisivo in funzione che vi sarà una limitazione della capacità di concentrazione del piccolo.
E invece oggi vediamo sempre più bambini dai 0 ai 3 anni approcciarsi con tablet e cellulari che lo ipnotizzano e lo rendono “calmo”, ma è un bluff perché questo strumento non darà una vera e propria esperienza di apprendimento, ma solo immagini dinamiche che attiveranno uno dei cinque sensi: il visivo (e se c’è audio, l’uditivo).
Iniziano ad essere pubblicati numerosi studi su questo che sta diventando una vero e proprio problema sociale.
Oliverio in Nativi digitali. Non lasciamoli soli con i media, Vita e Pensiero, 2/2014 conclude che un bambino piccolo che fruisce di un’ora di tv al giorno è a rischio di sviluppare un deficit di attenzione due volte superiore a chi non è esposto a strumenti multimediali.
Inoltre, l’esposizione a questi strumenti porta con sé anche un sonno disturbato (quindi sconsigliato al massimo l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di dormire)
Proprio su questo spinoso argomento ad oggi ci sono le linee guida della Società italiana di pediatria (SIP), che pongono l’accento sull’educazione dei genitori verso i bambini che utilizzano questi strumenti digitali per tenerli buoni, calmarli o usati come compromesso.
Per concludere, alla base del benessere dei propri figli il primo monito va alla coppia genitoriale che in presenza del bambino dovrebbe utilizzare pochissimo apparati tecnologici in quanto (essi apprendono dai genitori) l’imitazione del comportamento errato può essere causa scatenante della reiterazione del gesto fino a diventare compulsivo.
Portare sempre giochi ovunque si vada perché, se il bambino si annoia durante una cena deve poter giocare altrimenti è normale che si arrabbi e pianga.
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