Tutti i genitori hanno delle aspettative dai propri figli. C’è chi lo immagina ingegnere, chi medico, chi a condurre l’azienda di famiglia, chi calciatore e chi astronauta. 

Ma ci siamo mai chiesti il bambino che cresce e cambia cosa vorrà nel suo essere adulto? 

Abbiamo deciso di accompagnarlo in questo suo percorso andando a sviluppare le sue potenzialità e ad appoggiarlo nelle sue scelte? 

Ad oggi è risaputo che ognuno di noi ha una propria intelligenza, temperamento e uno sviluppo dato da fattori genetici e epigenetici (dagli stimoli esterni che riceviamo). 

Ciascuno di noi nasconde delle potenzialità inaspettate, ma una volta identificate spetta alla coppia genitoriale supportarle e stimolarle nella crescita, sempre nel rispetto dei tempi e volontà del piccolo. 

In tutto questo percorso che sarà unico ed esclusivo per ogni bambino si andrà definendo la propria identità, temperamento e carattere. 

Solamente se lasciato libero di agire, anche sbagliando, farà sì che il bambino possa rinforzarsi e quindi avere più capacità e perseveranza nel raggiungere il proprio talento. 

Ma attenzione, il guidare non significa imporre le visioni  genitoriali. L’ambiente domestico deve essere stimolante, dinamico e propositivo verso la passione del bambino, senza imposizione, solo così avremo successivamente un adulto che avrà strutturato e fatto suo il proprio talento. 

Ma avere talento non significa per forza eccellere. Non tutti i calciatori con talento arrivano in serie A. Ma tutti i calciatori che hanno avuto una guida sana avranno sviluppato un talento e saranno felici e orgogliosi della propria vita. 

 

  

 
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