Sempre più spesso, ritrovo nel mio studio mamme che chiedono il trattamento Osteopatico per prepararsi al parto. Questo accade quasi sempre per passaparola o per indicazione fornita nei vari corsi Preparto da parte delle ostetriche con cui è fondamentale la collaborazione a 360°.
Le donne in gravidanza si rivolgono all’ Osteopata per i classici disturbi che si presentano durante il percorso che le porterà al parto,come ad esempio:
- Mal di schiena,
- Dolori nel distretto cervicale,
- Cefalea.
Essendo l’ Osteopatia una disciplina Olistica, che vede la persona nella sua globalità, l’ osteopata non applica un protocollo specifico ma, ogni singolo trattamento verrà personalizzato in base al paziente e alla disfunzione somatica presente sul corpo, che cambia per forma, dimensione e livelli ormonali.
Obiettivo unico del lavoro Osteopatico in questa fase, è quello di far arrivare la gestante nella miglior fisiologia possibile al momento del parto.
I trattamenti che vengono svolti, hanno come risultato ultimo quello di migliorare la mobilità del bacino e di avere una buona percezione del proprio pavimento pelvico, cosa che tornerà utile anche nella fase post parto, evitando problematiche secondarie come prolassi dovuti ad una perdita di tono muscolare del pavimento pelvico.
Personalmente non tratto mai mamme in gravidanza nei primi 4 mesi e-o quando ci sono indicazioni al riposo assoluto, come ad esempio nei distacchi di placenta, perché in questa situazione il corpo chiede uno stop e di conseguenza occorre ridurre al minimo le stimolazioni per quanto delicate.
E dopo il parto?
Dopo il parto (se fisiologico e naturale) si può iniziare subito un lavoro sulla mamma, per riportare il corpo nella sua fisiologia precedente e quindi accompagnare queste strutture nel ritrovare la corretta mobilità, prime su tutte il bacino (compreso pavimento pelvico – qui spesso con l’aiuto di un terapista o di una ostetrica nei casi più importanti), diaframma e sistema viscerale.
Personalmente se è stato effettuato un cesareo invece rimando la valutazione e il trattamento solamente a quando le cicatrici risultano ben cicatrizzate, di solito dopo circa due o tre mesi, o semplicemente evito di trattare direttamente la zona lavorando a distanza o attraverso altri sistemi.
Buona osteopatia a tutti
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