Buone notizie: l’osteopatia riconosciuta professione sanitaria
Una bella notizia per noi professionisti e per tutti i pazienti che da oggi identifica nell’osteopatia una professione sanitaria a tutti gli effetti.
Dopo anni di discussioni e lotte, voglio condividere la gioia con tutti voi, per questo traguardo raggiunto, l’osteopatia italiana che dopo anni si adegua al resto del mondo colmando un vuoto legislativo durato 30 anni.
Ora sarà compito di noi osteopati lavorare, affinchè questa professione, diventi sempre più di dominio pubblico e la parola prevenzione non sia più un’utopia ma la realtà. Sarà necessario, inoltre, far crescere il lavoro in ambito pediatrico ancora oggi troppo di nicchia e spesso poco consigliato dai nostri amici Pediatri.
Cosa cambia adesso per noi e cosa per i genitori dei piccoli pazienti?
A breve, nel momento in cui diventerà operativa la legge, si passerà ad una formazione universitaria e non bisognerà più essere in possesso di una laurea presso la facoltà di medicina e chirurgia per poter accedere ai 6 anni di corso in Osteopatia (specie di specializzazione).
Si potrà lavorare con il rispetto e la dignità che merita la professione e ipoteticamente iniziare un percorso di accreditamento o lavorare nei principali ospedali italiani e-o centro convenzionati col Sistema Sanitario Nazionale.
Si metterà uno stop definitivo a tutte quelle figure che si spacciavano per osteopati con corsi o minicorsi della durata di giorni e/o settimane garantendo a tutti una qualità del professionista vera e un lavoro in totale sicurezza per il paziente.
Verranno creati gli albi professionali, fonte di garanzia per il paziente e tutela per il professionista.
Verrà applicata la tariffa senza Iva essendo una professione sanitaria, giovando alle tasche dei pazienti, che non avranno più esborsi ed avranno una maggiore scelta.
Insomma ad oggi solo belle notizie e come amo dire sempre: avanti tutta.
Ecco la fonte ufficiale della notizia dal ROI (Registro degli Osteopati d’Italia)
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