Avete mai messo il neonato sulla pancia della mamma? Accade un qualcosa di sorprendente, il bambino inizierà naturalmente a…
È di qualche settimana fa la notizia interessante pubblicata dalla nota rivista Current Biology dove viene enunciata una teoria che, se confermata, spiegherebbe anche il perché il trattamento osteopatico funziona (al netto della risoluzione della disfunzione somatica trattata)
La notizia ribattuta dall’ ANSA riporta che accarezzare in modo delicato il neonato funge da antidolorifico naturale.
Infatti sembra che il tocco delicato riesca a ridurre l’esperienza dolorosa.
I ricercatori dell’Università di Oxford e della John Moores University di Liverpool hanno voluto verificare, attraverso l’attività cerebrale, durante dei prelievi di sangue cosa accadeva a livello di “antidorofico” in quei bambini (ben 32) che venivano toccati delicatamente attraverso un pennello morbido durante l’atto medico “doloroso”.
I risultati sono stati che, aver accarezzato il bambino durante l’atto del prelievo ha abbassato del 40% l’attività dolorifica cerebrale rispetto ai bambini sottoposti a prelievi classici.
Un’ulteriore informazione utile è che per migliorare ancor di più il risultato bisogna avere una velocità di esecuzione molto lenta, circa 3cm al secondo.
Il lavoro osteopatico neonatale è basato proprio su questi concetti base:
- Il tocco
- La lentezza
- L’ accoglienza
- Il rispetto dei tempi
Al netto di quanto pubblicato il consiglio che mi sento di dare a tutti i genitori che leggeranno questo breve articolo è che il tocco e il contatto sono primari per tantissime cose e oggi questo studio ci conferma che serve anche per diminuire il dolore del nostro piccolo.
Buona Osteopatia a tutti
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